“Il Running: Non uno sport… ma una filosofia di vita!”
Ogni tanto navigando sul Web mi imbatto su pagine inerenti il podismo o su veri e propri gruppi di podisti che si scambiano informazioni su ogni argomento inerente al running…
Si parte dall’abbigliamento tecnico, per passare al passo al km da tenere nelle varie specialità, in quanti allenamenti settimanali uno si cimenta, fino ad arrivare ai racconti eroici di ogni singolo podista ( ognuno va fiero di quello che riesce a fare, anche se non è magari un risultato eccellente…).
Rovistando fra tutto questo bailame, noto un commento molto interessante che si conclude con la seguente citazione virgolettata:
“Il Running è una filosofia di vita. Lo corri con le gambe, ma lo pratichi con la mente e con il cuore”.
In un primo momento l’ho letta così, senza dargli peso ma qualche ora dopo mi è sobbalzata alla mente….
Riflettendoci è proprio così: la corsa non è un semplice sport… ma è proprio un modo di vivere… con tutta una sua specifica routine… Ora mi spiego.
Innanzitutto il podista ha il suo abbigliamento tecnico, che tiene in una parte precisa dell’armadio ( sia la tenuta invernale che quella estiva) e poi ha il suo paio ( o paia) di scarpe che considera come un tesoro da custodire… Esse sono lo strumento del suo lavoro… gli permettono di macinare chilometri e chilometri al mese… all’anno… Quelle scarpe percorrono più strada che la propria autovettura ( il podista va fiero di ciò.. anzi fierissimo!!!). Generalmente ne ha 2 paia : Il primo è quello per gli “allenamenti”, che sono consumate per le lunghe corse in ogni tipo di terreno (sterro, terra, asfalto…) e poi ci sono quelle da “gara” che vengono tenute in maniera meticolosa e rispolverate solo per le occasioni che contano….
Altra caratteristica del podista è quella di “correre sempre e comunque”, ( solo in caso di amputazione improvvisa di una gamba potrebbe rinunciare ad una corsa o ad un allenamento importante…). Non lo ferma né il vento, né la pioggia, ne il sole cocente. E’proprio in quelle situazioni estreme il runner si sente gratificato, si sente di un altro pianeta… Lui si esalta nelle difficoltà, pensa dentro di se “ niente e nessuno mi può fermare, devo portare in fondo il mio compito.. costi quel che costi…).
Terzo elemento centrale è l’alimentazione: Ogni podista segue la sua dieta specifica, quella che fa maggiormente al caso suo… Talvolta mangia cibi o pietanze sconosciute… In linea di massima predilige le proteine e tiene sotto’occhio i carboidrati… L’alcool ed i dolci sono un’eccezione alla regola, ma quando capita di mangiarli uno si sente al “settimo cielo”.
Non va dimenticato il proprio stile e programma di allenamento: Ognuno ha le sue teorie, più o meno valide sulla corsa… Alcuni si affidano ai guru di questo sport utilizzando tabelle preconfezionate scaricabili dal web… Altri si preparano tabelle specifiche considerando ogni dettaglio possibile utile ( tra un po’ anche il colore degli occhi e la lunghezza dei capelli se fossero necessari a limare quel millesimo di secondo al kilometro!), per ultimi quelli che corrono a “sensazione”: sono degli spiriti liberi che se ne fregano del passo al km e della frequenza cardiaca e “ fanno un po’ come gli pare!”
Infine ognuno ha la sua tattica specifica durante “la gara”: c’è chi parte forte ed arriva forte… chi parte forte ed arriva a malapena… chi parte piano ed arriva piano… chi parte piano e finisce in crescendo… Ce ne sono per tutti i gusti!!!
Una cosa che accomuna tutti i runners c’è però:
E’ la passione per questa disciplina; lo spirito di sacrificio per raggiungere il proprio obiettivo; la voglia di soffrire e di far fronte a tutte le avversità e di migliorarsi giorno dopo giorno…
Questa è la mia visione della corsa… Non è la verità assoluta… Ma credo che molti podisti si rivedranno in quest’articolo…
KEEP CALM… e sempre a TUTTA!!!!
CRISTIAN